Le origini della Corale di Palmi

Diversamente da ciò che si potrebbe credere, la Corale di Palmi non è nata da un’accurata selezione di voci né da qualche buona iniziativa di mettere insieme dei talenti canori e musicali. Questo particolare gruppo di lode è il frutto di un potente risveglio spirituale esploso tra i giovani della comunità evangelica di Palmi.

La visitazione gloriosa

Quella straordinaria effusione del Cielo si manifesta il 5 giugno del 1998, durante la riunione giovanile svoltasi nel vecchio locale di culto di Palmi, sito in via Bruno Buozzi. Dopo lo studio biblico, nel momento in cui si inizia a pregare, improvvisamente, lo Spirito Santo si muove in modo potente. In tale incontro si può percepire nello spirito come un turbine di fuoco, che sovrasta l’altare del locale di culto. Da qual momento, nasce nei giovani l’intenso desiderio di realizzare Gesù in maniera più profonda. Tutto ciò che accade intorno diventa insignificante, il mondo viene chiuso fuori della porta dei cuori. Si vuole amare, seguire, servire solo e soltanto il Signore.

Il ravvedimento genuino

Nei giorni seguenti, di comune accordo, si organizzano delle riunioni speciali di preghiera. Lo Spirito Santo opera nei cuori una forte convinzione di peccato. I peccati segreti, le intenzioni malvagie del cuore, i pensieri iniqui e tutto ciò che insulta la santità di Dio vengono confessati pubblicamente e abbandonati. Vi è un ravvedimento profondo. Si arriva persino a rivelare apertamente i cattivi pensieri che gli uni avevano avuto nei confronti degli altri. Nessuno si offende per quello che viene detto, ma si risponde chiedendosi perdono e sottomettendosi “gli uni agli altri nel timore di Cristo” (Efesini 5:21).

L’unità reale

Tutto ciò non fa altro che abbattere ogni genere di barriera spirituale e permettere che si instauri tra i giovani una straordinaria unità. Ed è in quell’unione, creata dall’Alto, che lo Spirito di Dio conduce il gruppo giovanile a realizzare, in maniera sempre più profonda, la santità della presenza del Signore, l’amore di Dio per le anime, il peso e l’intercessione per i perduti, la realtà dell’inferno e il desiderio di evangelizzare. Oramai, segnati dal fuoco dello Spirito Santo e trasformati dalla grazia divina, le vite si consacrano completamente a Dio.

Il desiderio di adorare

Contemporaneamente a tutto ciò, nasce e si sviluppa l’intenso desiderio di lodare e adorare Dio insieme, come gruppo. Incoraggiati dal pastore Salvatore Mauro, un mese dopo, il 5 luglio, il gruppo giovanile, per la prima volta, durante il culto domenicale, conduce la lode e l’adorazione con una particolare unzione. Col passare del tempo, il gruppo diverrà quella che oggi viene conosciuta come “Corale di Palmi”.

La priorità non cambia

Da quel ’98 sono passati degli anni, ci sono stati dei cambiamenti all’interno del gruppo, ma la sua priorità non è cambiata: solo una vita deposta sull’altare della consacrazione e vissuta in profonda e amorevole comunione con Dio può, tramite il canto e la musica, dare vera lode e gloria al Suo santo nome.

“A Colui che siede sul trono, e all’Agnello, siano la lode, l’onore, la gloria e la potenza, nei secoli dei secoli” (Apocalisse 5:13). Amen.